In un’intervista rilasciata a “Fanpage.it”, Simona Ventura si racconta, riavvolgendo il nastro di una carriera gloriosa e tornando alla prima era d’oro dei reality:

“Gli anni 2000-2010 sono stati anni d’oro per la Tv e per i reality, dato che di base c’erano i soldi per fare i programmi. La Tv poi ha iniziato a mostrare la corda dal 2011 in poi, un po’ per ragioni di sostenibilità economica e anche per la volontà della Rai, dal mio punto di vista sbagliata, di rinunciare ai reality. Penso che se un’azienda si trova sul mercato deve saper valorizzare i suoi prodotti. Non parlo solo dell’Isola dei famosi, c’erano molti programmi in quegli anni mai più riproposti. Penso ai talent e a X Factor all’inizio era un prodotto Rai, poi in un’estate è passato a Sky, che ha fatto una scelta azzeccata”.

Per quanto riguarda “Quelli che il calcio”, la Ventura racconta:

“Per tutti i programmi condotti ho sempre provato a cucirmi addosso i format, facendo anche da autrice. Quella opportunità grandissima fu un salto nel vuoto totale, mi dissi che potevo provare anche se ero sola, inizialmente senza autori, costruimmo dal nulla una squadra vincente. La stessa squadra con cui feci La Notte del Lunedì e poi Sanremo. Perchè non va più in onda? È semplice, Quelli che il calcio era la domenica pomeriggio, ma il calcio alla domenica pomeriggio non c’è più”.