Nel 1987, esattamente 35 anni fa, usciva Soldati – 365 all’alba, il film diretto da Marco Risi (Mery per sempre e Ragazzi perduti), dedicato al periodo della naja, il servizio militare di leva in Italia.

Con toni decisamente realistici, il film racconta le vicende di un gruppo di giovani in una caserma di Potebba, al confine con la Jugoslavia. A prendere di mira le reclute sono prima gli anziani (i “nonni”), poi il tenente Fili che mostra particolare antipatia per il romano Scanna. L’ufficiale sfoga sul soldato la sua insoddisfazione esistenziale, la delusione per una mancata promozione, la morbosa gelosia per moglie Anna. Ma nonostante le angherie il congedo si avvicina. Proprio l’ultima notte i giovani soldati, armati di tutto punto, vengono chiamati per una strana esercitazione e partono in aereo verso un’ignota destinazione.

Nel cast spiccano i nomi di Claudio AmendolaMassimo Dapporto, Agostina Belli, Alessandro Benvenuti, Ivo Garrani, Ugo Conti e Enrico Papa. Proprio Amendola è tornato a parlare del film in una recente intervista a Repubblica, dove ha raccontato della tiepida accoglienza del film da parte dei veri Militari:

“Lo girammo senza la collaborazione delle Forze Armate, fu accolto male dai militari. Specie il finale con l’aereo diretto, forse, verso il Libano. Massimo Dapporto mi ha fatto ridere sul set. Ma ho anche preso cazziate gigantesche. Su Soldati c’era un rapporto terribile con un uomo che adoravo”.

Soldati – 365 all’alba, Claudio Amendola: “Non scorderò mai il freddo che prendemmo nella scena del treno di notte”