Spaghetti a mezzanotte è un film italiano del 1981 diretto da Sergio Martino. Il film incassò all’epoca 819 milioni di lire ed è diventato un cult degli anni 80.

TRAMA

Savino Lagrasta è un “mediocre” avvocato coinvolto dalle severe ma vane diete che gli impone la bella moglie Celeste e il rapporto con la sua amante Zelmira, con cui si apparta la mattina presto, poco prima del suo lavoro in tribunale. Anche sua moglie ha però un amante: Andrea Soldani, un architetto postmoderno. Quando Savino lo scopre chiede a don Vito Malisperi, noto capo mafioso della provincia di Asti nonché suo cliente, di aiutarlo a farli fuori entrambi. Tuttavia Celeste presenta il suo amante a Savino, facendogli credere che è “solo” l’architetto che ha progettato e costruito la loro nuova villa in campagna. Per festeggiare il compleanno del marito, Celeste organizza un party nella villa, ma poco prima dell’arrivo degli invitati, Saruzzo, il sicario di don Vito, si intrufola in casa per far fuori i due amanti, ma questi scambia erroneamente Savino per l’amante della moglie e, mentre è deciso a farlo fuori, a Savino parte un colpo di pistola e il killer muore.

LINO BANFI RICORDA UNA SCENA PARTICOLARE CON BARBARA BOUCHET

In un’intervista del 1985 al Maurizio Costanzo Show, Lino Banfi raccontò un aneddoto riguardante la prima volta che lavorò insieme a Barbara Bouchet, sua compagna in Spaghetti a Mezzanotte, nel primo film La moglie in vacanza… l’amante in città: 

“Dovevo fare una scena con lei un po’ più spinta del normale dove mi fingevo un maggiordomo omosessuale per stare più vicino al suo personaggio. Io ero preso molto dall’emozione, perchè dovevamo avere un contatto. Era bella, era la prima volta che lavoravo con lei e io sudavo. Lei ha capito questo mio disagio e mi ha messo molto a mio agio dicendo di non preoccuparmi e di stare tranquillo. Dopo l’ho ringraziata facendole vedere le foto dei miei fotoromanzi di quando ero giovane e mi sono sentito tranquillo.”