Il film

Uscito nel 2006 con Brandon Routh e Kevin Spacey, il film ha come protagonista il personaggio dei fumetti DC Comics Superman, ed è un omaggio alla precedente saga cinematografica sviluppatasi tra il 1978 e il 1987. Pur essendo ambientata nell’epoca contemporanea, la trama della pellicola è infatti un ideale seguito di quella di Superman II (1980), ignorando gli eventi dei due film successivi.

Superman Returns è stato un buon successo al botteghino e lodato dalla critica, che ne ha apprezzato la sceneggiatura, lo stile nostalgico e gli effetti speciali.

La trama

Dopo 5 anni di assenza, durante i quali il supereroe dal mantello rosso è andato alla ricerca del suo pianeta d’origine Krypton, dove nessuno è sopravvissuto, Superman decide di tornare a Smallville, alla sua vita di sempre e assumere nuovamente l’identità di Clark Kent. Durante la sua misteriosa scomparsa le emergenze mondiali sono rimaste inascoltate e nella città di Metropolis la criminalità è vertiginosamente aumentata. Lois Lane (Kate Bosworth), giornalista di punta del Daily Planet e unica donna mai amata da Superman, è cambiata da quando lui l’ha lasciata senza dirle una parola. Lois ha vinto un Pulitzer con il saggio “Perché il mondo non ha bisogno di Superman”, si è poi fidanzata col nipote dell’editore Richard White (James Marsden) e ora ha un figlioletto di cui occuparsi. Nel frattempo l’acerrimo nemico di Superman, il supercriminale Lex Luthor (Kevin Spacey), è uscito di prigione e ha pronto un folle piano per diventare il padrone del mondo utilizzando tutte le tecnologie più avanzate di Krypton. Ora che i piani di Lex stanno per diventare operativi, il mondo avrà più che mai bisogno di Superman.

I riferimenti ai vecchi film

Il film contiene diverse citazioni del film originale di Richard Donner (il regista Bryan Singer è un grande fan della saga di Christopher Reeve e ha progettato il film seguendo la trama dei primi due capitoli, ignorando il terzo e il quarto poco apprezzati da critica e appassionati):

I titoli di testa

I titoli di testa che aprono “Superman Returns” sono realizzati con la stessa grafica dei primi due film e il celebre tema musicale, composto dal geniale John Williams nel 1978, è rimasto lo stesso.

Jor-El

Il grande Marlon Brando è Jor-El, padre biologico del protagonista. Brando, mancato nel 2004, riprende il suo ruolo attraverso immagini – rielaborate in CGI – tratte dal primo Superman e mai apparse al cinema.

Reeve

Bryan Singer voleva che Christopher Reeve facesse un cameo nel film, ma Reeve è morto poco prima dell’inizio delle riprese. Singer ha quindi deciso di dedicargli il film.

La citazione

(a circa 40 minuti) La frase di Superman, “volare è statisticamente ancora il modo più sicuro per viaggiare”, è un riferimento alla frase di Christopher Reeve in Superman dopo aver salvato Lois dall’elicottero in caduta

Il modellino

La sequenza del modellino del treno contiene diversi riferimenti a precedenti film di Superman (tranne Superman IV), inclusa una donna che ha problemi meccanici con la sua macchina rossa (Lois in Superman (1978)), uno dei volti del Rushmore che crolla al suolo ( Superman II (1980)) e una persona in un impianto chimico intrappolato dalle fiamme ( Superman III (1983)).