Il cinema italiano azzarda ispirandosi agli zombie movies d’oltreoceano grazie a The End? L’inferno fuori, film di Daniele Misischia con Alessandro Roja , in uscita il 14 agosto.
Claudio, un uomo d’affari cinico e narcisista che è nato, vive ed opera in una Roma sull’orlo della follia e del collasso, nel suo giorno più importante rimane bloccato nell’ascensore dell’ufficio in cui lavora. Cercando in tutti i modi di risolvere l’intoppo e di portare a termine l’incontro che rappresenta una svolta nella sua carriera, si rende man mano conto che quell’ascensore sarà la sua salvezza. Questo perché nella città eterna è esplosa un’epidemia: un virus che sta infettando le persone, rendendole quasi degli zombie alla ricerca di carne umana, si sta diffondendo a macchia d’olio. Girato in quattro settimane, The End? è una pellicola low budget, ma non si direbbe. Ben diretto, ben interpretato e tecnicamente compiuto – una nota di merito in particolare va al trucco, opera di Leonardo Cruciano – il film si perde un po’ nella sceneggiatura, soprattutto nella seconda parte, quando gli attacchi degli infetti si fanno ripetitivi e gli eventi tardano ad evolversi. Non fa paura, ma tiene comunque incollati alla sedia. Sembra di vedere un film quasi un Bmovie (nel senso buono). Segna comunque un promettente esordio nella produzione per la neonata Mompracem dei Manetti bros. e Carlo Macchitella, una società che punta a essere “un’isola di pirati nel mare del cinema italiano” (la definizione è di Marco Manetti), fare film diversi (“i film che ci piacciono”) e a riportare in auge il cinema di genere d’autore italiano. La claustrofobia dell’ascensore dilata lo spazio e il tempo di questo film che, seppur nei suoi difetti, rimane un’opera di grande valore che consigliamo caldamente di andare a vedere in sala al cinema quando uscirà in tutta Italia il 14 agosto, anche perché il film è si presta molto ad una visione leggera d’estate, magari all’ultimo spettacolo.