L’attrice Susan Sarandon in collegamento a Che tempo che fa, parla della sua carriera e delle donne forti e libere interpretate:

“Ho sempre scelto sulla base di quello che mi veniva offerto. Ciò che mi interessa rappresentare sono persone normali che fanno cose eccezionali. Gli eroi non si sentono eroi quando agiscono… Ad un certo punto della propria vita a, uno arriva ad essere se stesso e deve fare delle scelte difficili. A volte queste scelte continuano ad aprire nuove porte e in questo modo si cresce”.

E poi continua:

“Quando per esempio in ‘Dead Man Walking’ ero suor Helen, lei non sapeva di essere un’eroina. Non sapeva di poter diventare davvero un campione ma a volte se uno si rifiuta di dire una bugia automaticamente si aprono delle porte, si apre una sorta di vocazione…”.

E ricordando “The Rocky Horror Picture Show”, dichiara:

“Avevo un amico che si occupava della produzione e in questo modo siamo diventati amici di Tim Curry. Ad un certo punto sono andata a salutarlo mentre stava facendo il casting e il regista mi ha chiesto: ‘Sai cantare?’. Io ho detto di essere sempre stata terribile con il canto. Mi hanno chiesto di cantare qualcosa, come ‘Tanti auguri a te’. Insomma, il mio ego mi ha reso così imbarazzata in quel momento che ho pensato: ‘Ok, ci provo’… Tra l’altro mi è venuta la polmonite perché in quel film stavo mezza nuda tutto il tempo… Penso che sia il film che da più anni gira nelle sale cinematografiche, ha avuto un grande successo”.

E parlando della bravura del giovane Brad Pitt in “Thelma & Louise”, aggiunge:

“L’ho capito quando ho visto il resto del film e ho visto alcune delle cose che ha fatto… Era ovvio, oltre al fatto che era bellissimo. E lo è ancora”.

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