Nel 1994 il duo Cameron-Schwarzenegger mise a segno un’altra collaborazione di grande successo con “True Lies”, dopo i precedenti due capitoli di Terminator. All’azione tipica dei loro film, i due questa volta aggiunsero una buona dose di ironia, appoggiati da una ‘spalla’ di prestigio come Jamie Lee Curtis in piena alchimia con l’attore austriaco, che ancora una volta dimostrò di possedere anche doti comiche. 

Schwarzy veste i panni di Harry Tasker, un agente segreto specializzato nella lotta al terrorismo, ma con una doppia identità: non appena finisce le sue spericolate missioni, torna a casa da sua moglie Helen (Jamie Lee Curtis) che lo crede, da quando si conoscono, un venditore di computer. La loro noiosa routine familiare viene interrotta quando Helen finisce in mano a dei terroristi islamici. 

Il cavallo impazzito

Un certo tipo d’azione richiede un certo tipo di rischio, questo è appurato. Quando si realizzano film d’azione come questo (pensate che fu il primo film della storia a raggiungere quota 100 milioni di budget… hai capito a Cameron) il pericolo degli stunt è all’ordine del giorno e ne sa qualcosa anche Schwarzenegger. Pensate che l’attore ebbe un incidente quasi mortale e per poco non ci lasciò le penne. La scena in questione è quella in cui si trova in sella ad un cavallo: durante le riprese, l’animale si spaventò e cominciò a correre senza controllo per il set, tanto che Arnold non ebbe altra scelta che gettarsi a terra. Sarebbe caduto a più di 10 metri d’altezza da una sporgenza se non fosse stato per il suo stuntman personale, il quale, accortosi del pericolo, riuscì ad afferrarlo in tempo, attutendo la caduta.

Un compleanno da ricordare

A proposito di scene pericolose… Ricordate la sequenza sul finale, quando Helen salta dalla macchina in corsa e afferra la mano di Harry appeso all’elicottero? Ebbene, per girare quella scena Jamie Lee Curtis non ebbe controfigure. Il motivo? Una semi-sfida con James Cameron.

Ecco quanto raccontato dalla Curtis: “Cameron mi propose di girare la scena dell’elicottero, al ché io gli faccio: “E tu cosa farai mentre io sto appesa in aria, Jim?” “Starò appeso alla portiera dell’elicottero, filmandoti con una telecamera in mano”. Touché. Se Cameron era disposto a farlo, anche lei avrebbe rischiato. La Curtis filmò quella scena esattamente il giorno del suo 35° compleanno, il 22 novembre 1993.

 

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