Umberto Smaila è stato intervistato da Fanpage in merito ai suoi progetti futuri. Per l’occasione ha anche raccontato alcuni aneddoti del passato tra cui la sua trasmissione più famosa, Colpo Grosso.

Anche un programma come Colpo Grosso, forse, oggi sarebbe difficile da inserire in un palinsesto. Non trovi? 

Non solo sarebbe difficile, ma non avrebbe proprio ragione d’esistere. Non avrebbe più quell’impatto. Fu un colpo allo stomaco della televisione. Si può parlare di televisione prima di Colpo Grosso e dopo Colpo Grosso. Cambiarono le carte in tavola, cambiò l’idea di guardare il piccolo schermo. Molti sono nostalgici di quel periodo, io sono contento perché la trasmissione mi ha consacrato all’immortalità televisiva.

Però, Colpo Grosso le ha causato qualche problema di costume, vero? 

Ci furono i benpensanti dell’epoca che ci avevano messo all’indice, c’erano quelli che lo guardavano di nascosto e poi lo criticavano. C’era tutta una categoria di persone con delle idee sempre poco chiare, subivamo anche attacchi politici. Quello era un periodo confuso, anche un film come “Ultimo tango a Parigi”, con tutto il rispetto per il paragone, fu osteggiato e addirittura bruciato. Era una vera e propria inquisizione, adesso sembra stia tornando.

FONTE: FANPAGE