Dopo il grande successo ottenuto nel 1988 con I Gemelli accanto a Danny DeVito, Arnold Schwarzenegger fu estremamente contento di cimentarsi nuovamente con il genere comico due anni dopo, nel 1990, in un’altra pellicola diretta sempre da Ivan Reitman, Un poliziotto alle elementari, che proprio quest’anno compie 30 anni.

Arnie stavolta veste i panni di John Kimble, un poliziotto che vuole incastrare ad ogni costo un pericoloso trafficante di droga e pluri-assassino di nome Cullen Crisp. Per farlo si deve mettere sulle tracce di sua moglie e di suo figlio che vivono ad Astoria, nell’Oregon. Kimble e la sua collega Phoebe si trasferiscono in incognito nella piccola cittadina, ma in seguito ad un’imprevista influenza intestinale dell’amica, Kimble è costretto a fingersi un insegnante d’asilo per proseguire le indagini.

Il film è diventato con gli anni un vero classico per famiglie, visto e rivisto sempre con piacere, in quanto capace di trasmettere emozioni che solo le pellicole degli anni ottanta e novanta ci riescono a regalare. Cuore a parte, si sa che molte pellicole non dovrebbero essere analizzate con occhio troppo critico, ma dobbiamo ammettere che qua ci sono molte cose che non hanno davvero un grande senso! Andiamo a vedere quali

Poliziotto modello?

Fin dai primi minuti del film capiamo che John Kimble è un poliziotto super preso dal lavoro e immerso a capofitto nelle indagini (barbetta incolta, look sbarazzino e niente più famiglia). Ma ci vien da chiederci… è effettivamente un buon poliziotto? Da quello che ci fanno vedere prima del trasferimento ad Astoria non si direbbe proprio! In una delle scene iniziali Kimble ammanetta una testimone al braccio del suo fidanzato morto, la minaccia e poi la segue, presentandosi ad una festa e mettendosi a sparare a destra e a manca senza alcun motivo preciso, rischiando di ferire gli altri presenti. Insomma, un po’ troppo per uno che sta cercando di estorcere giusto qualche informazione, o no? 

Com’è facile diventare maestri!

Quando John e Phoebe arrivano ad Astoria, quest’ultima ha l’incarico di inserirsi a scuola come supplente, viste alcune sue esperienze pregresse. E va bene, ci può stare. Ma John, che prende il suo posto all’ultimo, non ha nessuna qualifica se non quella di poliziotto. La preside si fida della sua parola, senza fare alcun controllo se non a fine film. Troppo facile diventare insegnanti così!

La storia degli abusi

Durante il suo periodo d’insegnamento, Kimble capisce che un bambino sta subendo violenze fisiche da parte del padre, che picchia lui e la madre. La sottotrama sembra essere anche piuttosto approfondita inizialmente, ma tutta la storia si conclude con un pugno che Kimble dà all’uomo di fronte alla scuola, gesto che gli fa guadagnare il riconoscimento della preside che assiste alla scena. Ma che ne è stato del padre violento? Mamma e figlio continuano a vivere con lui come se niente fosse? Non si sa.

L’incendio

Ritirata l’accusa di omicidio, Cullen Crisp si dirige subito ad Astoria insieme a sua madre per recuperare (o meglio, rapire) suo figlio Dominic, l’unica cosa a cui teoricamente tiene di più nella sua vita. E allora che fa? Dopo essersi intrufolato nella scuola, ha la brillante idea di appiccare un incendio nella biblioteca per far uscire tutti, con il rischio di uccidere o ferire gravemente anche il figlio. Genio… 

La torre

Dopo aver stretto un legame con l’insegnante Joyce Palmieri, nonché ex moglie di Crisp e mamma di Dominic, Kimble va a casa loro, dove ha modo di vedere la collezione di giocattoli e gadget che il bambino ha intenzione di usare contro i “cattivi”. Uno di questi strumenti è un laser che pensa di installare su una grande torre di comunicazione. Ma se un bambino ti rivela un’intenzione del genere, tu poliziotto e insegnante, non tenti nemmeno di dissuaderlo un po’? Nessuna sorpresa quando poi effettivamente si arrampica e per poco non finisce spiaccicato per terra!

Elementari o asilo?

Questa ce la devono spiegare i distributori italiani. Perché intitolarlo “Un poliziotto alle elementari” se il film è ambientato all’asilo?? Tanto più se il titolo originale è Kindergarten Cop, dove kindergarten significa asilo…

Fonte: Cinemablend