«Non posso parlare senza tappare questo buco che ho in gola. Devo scegliere se respirare o mangiare». Queste le drammatiche parole con cui Val Kilmer racconta, nel documentario a lui dedicato prodotto da Amazon, il suo calvario da quando nel 2015 ha scoperto di avere un tumore alla gola.

L’attore americano, rivelatosi a Hollywood come antagonista di Tom Cruise nel cult anni 80 Top Gun e poi distintosi per altre grandi interpretazioni come “Batman forever”, “Willow”, “Heat” si è sottoposto a diversi cicli di chemio e radioterapia, poi qualche mese fa ha dovuto subire un intervento chirurgico alla gola con il quale ha riportato danni probabilmente permanenti alla voce.

Oggi è costretto a nutrirsi con un sondino. “Ci siamo avvicinati a lui tre anni fa – spiegano i registi di “Val”, Scott e Poo -. Avevo lavorato con lui al suo progetto Cinema Twain e quando non poteva andare in tournée con lo spettacolo Citizen Twain. Lavoravo con lui su quello e anche su altri progetti, archiviando le sue riprese. Non ha la vanità che ti aspetteresti da qualcuno della sua fama e celebrità. Non c’è mai stato quel tipo di artificio o protezione che le persone che sono veramente famose devono mettersi intorno. È umiliante starci insieme. È una persona così eclettica, c’è la giocosità infantile, ma allo stesso tempo c’è poi anche la profonda saggezza di qualcuno che ha seguito un percorso spirituale per tutta la vita. Ha molti opposti che lo rendono incredibilmente interessante, ed è un po’ il motivo per cui il nostro film è così appassionante”.