Lino Banfi è intervenuto nella sua consueta rubrica “Oggi è un altro giorno” su Rai 1 condotto da Serena Bortone. Dopo aver parlato del suo rapporto con Nino Manfredi in alcuni suoi film definendo la loro intesa “eccezionale” visto che si capivano subito, è stata la volta di un curioso aneddoto su Vieni Avanti Cretino, uno dei suoi film di maggior successo. 

Il titolo è un esplicito omaggio alla famosa battuta dei fratelli De Rege, e con essi alla tradizione dell’avanspettacolo italiano. Infatti molti degli sketch proposti nella pellicola sono veri e propri classici dell’avanspettacolo, come ad esempio l’equivoco dentista/casa d’appuntamenti.

 

La trama è incentrata su Pasquale Baudaffi è un detenuto appena uscito dal carcere romano di Regina Coeli; ad accoglierlo troverà il cugino Gaetano, impiegato presso un ufficio di collocamento, che tenterà di aiutarlo per un percorso di reinserimento onesto nella società, proponendogli svariate attività lavorative con impiego immediato.

Ecco il curioso aneddoto:

“Ho saputo che usano molti miei film come terapia, in alcune cliniche di malati di Alzheimer o Parkinson guardano Vieni avanti cretino e altri film miei, tipo Spaghetti a mezzanotte. Questi film stimolano molto i muscoli facciali che non muovono mai e quindi è come una buona medicina, questo mi fa molto piacere. Il ridere fa bene”