Sono passati undici anni dalla magica notte di Berlino, quella in cui Fabio Grosso, spiazzando Barthez, regalò all’Italia il quarto titolo mondiale. Fu la notte delle parate di Buffon, del gol di Materazzi, della testata di Zidane, della traversa di Trezeguet e dei rigori perfetti degli azzurri: Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Grosso. Undici anni fa la gente scese in piazza, festeggiando un successo totalmente insperato prima della partenza per la Germania, tra polemiche, Calciopoli e quant’altro. Undici anni fa ci stringemmo tutti forte e cantammo l’inno nazionale prima della festa al Circo Massimo. Quei rigori vissuti al cardiopalma hanno dato alle generazioni anni 80-90 una seconda gioia dopo Spagna 82 e chissà quando ci toccherà di nuovo.

Cosa fanno i campioni ora?

1 BUFFON – 39 anni e non sentirli. Straordinario capitano di un’Italia che ha dimostrato di essere fiera anche agli ultimi Europei. Punta al Mondiale in Russia del 2018, quando avrà 40 anni. Per chiudere in bellezza. Vince il suo sesto scudetto consecutivo con la Juventus e si prepara ad una nuova stagione.

2 ZACCARDO – Nell’immaginario dei tifosi azzurri viene ricordato per l’autorete agli Stati Uniti che convinse, poi, Lippi a lanciare Grosso titolare. L’ultima stagione l’ha spesa al Vicenza, attualmente svincolato.

3 GROSSO – L’eroe indiscusso del Mondiale 2006  si è ritirato nel 2012 ed è stato l’allenatore della Primavera della Juventus. Ha vinto il Viareggio 2016 firma per il Bari.

4 DE ROSSI – L’espulsione per la gomitata a McBride rischiò di fargli perdere tutto il Mondiale, tornò invece in finale per segnare uno dei rigori della serie. Non ha mai mollato né la Roma né la Nazionale. La sua assenza contro la Germania agli ultimi Europei ha inciso, sintomo che è ancora un elemento importante. Si prepara dopo il ritiro di Totti a diventare il nuovo capitano della Roma.

5 CANNAVARO – Il capitano che alzò la Coppa ha intrapreso la carriera da dirigente e poi da allenatore. Prima da vice all’Al-Ahli, poi ci ha provato al Guangzhou come erede di Lippi. Dopo l’esperienza all’Al-Nassr ora ha firmato con il Tianjin Quanjian, squadra della Serie B cinese.

6 BARZAGLI – Titolare con l’Ucraina al Mondiale, uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, leader della Juve e della Nazionale. Continua a vincere con la Juve scudetti e coppe Italia

7 DEL PIERO – Col calcio giocato ha detto basta, anche se non si è mai ufficialmente ritirato dopo l’esperienza in Australia e in India. Ormai è un affermato commentatore televisivo su Sky.

8 GATTUSO – Chi l’avrebbe mai detto che Ringhio sarebbe finito ad allenare. Prima il Palermo, poi l’Ofi Creta. Nel 2015 l’exploit con il Pisa, condotto alla promozione in Serie B. Il 20 maggio 2017, a seguito del 22° posto e la conseguente retrocessione in Lega Pro, annuncia l’addio alla panchina dei toscani

9 TONI – Ha detto basta da circa due mesi, commuovendo tanti tifosi. Ha chiuso la sua ultima stagione in A con 6 reti (l’ultima su rigore con un “cucchiaio”). Nella stagione successiva al suo ritiro lavora come dirigente per il Verona non venendo riconfermato

10 TOTTI – Il giorno del ritiro è arrivato. L’ultima partita contro il Genoa è stata la giornata più difficile per tutto il popolo romanista. Ancora incerto il suo futuro.

11 GILARDINO – Non smette di suonare il violino. Dopo la salvezza con il Palermo, retrocede con il Pescara nell’ultima stagione.

12 PERUZZI – L’uomo che ha consegnato fisicamente la Coppa del Mondo a Cannavaro. La forma ormai è quella che è. Nel 2012 fu il vice di Ferrara alla Samp. Torna alla Lazio nel 2016 come dirigente.

13 NESTA – Dopo aver chiuso la carriera nella Mls, è diventato allenatore. È il tecnico del Miami FC, squadra della Nasl in America.

14 AMELIA – Dopo l’addio al Milan la sua carriera sembrava essersi arenata. Una presenza in promozione al Rocca Priora, una in Serie B con il Perugia. Poi la chiamata del Chelsea, dove è stato il terzo portiere. Poi passa al Vicenza

15 IAQUINTA – La sua carriera si è chiusa tra Juve e Cesena, dopo lunghi infortuni, nel 2012. Nel 2015 ha acquisito il patentino di allenatore, ma è balzato alle cronache per fatti di cronaca poco gradevoli.

16 CAMORANESI – Nel 2014 ha dato l’addio al calcio dopo le esperienze con Lanus e Racing. Ha allenato il Cores de Tepic, nella Serie B messicana, poi il Tigre, prima dell’esonero.

17 BARONE – Quasi una comparsa al Mondiale, soprattutto di fianco a quell’Inzaghi che non gli passò la palla contro la Repubblica Ceca. Dopo aver allenato la primavera del Modena, passa il 2016 come vice di Zambrotta in India ai Delhi Dynamos.

18 INZAGHI – Dopo l’esonero dal Milan, ha passato un periodo di vacanze forzate, riparte dalla panchina del Venezia ed ottiene subito la promozione.

19 ZAMBROTTA – Ha allenato il Chiasso, senza fortuna. Sta per intraprendere la carriera di tecnico dei Delhi Dynamos in India. Dal 2017 diventa assistente di Fabio Capello, attuale tecnico del Jiangsu Suning

20 PERROTTA – Una vita a correre su e giù per il campo, ora commenta il calcio in tv.

21 PIRLO – Il maestro ha smesso di dipingere campo in Italia lo fa, a ritmi più bassi, in Mls coi New York City.

22 ODDO – L’uomo della festa, il più carico negli spogliatoi dopo la vittoria mondiale. La sua prima esperienza in panchina è finora molto positiva: ha conquistato la promozione in A alla guida del Pescara, viene esonerato nella stagione successiva.

23 MATERAZZI – L’altro protagonista totale della finale, tra gol, testate e rigore. È tornato in campo nel campionato indiano, dove ha anche allenato il Chennaiyin. Nel frattempo si occupa di diffondere il proprio brand vendendo abbigliamento sportivo.