Il 25 maggio Arnold Schwarzenegger farà il suo esordio da protagonista in una serie tv con Fubar su Netflix. Intervistato da The Hollywood Reporter, l’attore ha ripercorso tutta la sua carriera, commentando anche l’attuale stato del franchise di Terminator. 

Il franchise di Terminator lo sente finito?

Il franchise non è finito. Io ho finito. Ho ricevuto il messaggio forte e chiaro che il mondo vuole andare avanti con un tema diverso quando si tratta di Terminator. Qualcuno deve proporre una grande idea. Terminator è stato in gran parte responsabile del mio successo, quindi l’ho sempre guardato con molto affetto. I primi tre film erano fantastici. Al quarto [Salvation] non ho partecipato perché ero governatore. Poi il quinto [Genisys] e il sesto [Destino oscuro] non hanno chiuso la questione per quanto mi riguarda. Lo sapevamo in anticipo perché non erano scritti bene.

Schwarzenegger ha poi (ri)raccontato l’origine della sua celebre esclamazione, Tornerò (I’ll be back):

È stato un caso. Io e Jim Cameron stavamo discutendo su come pronunciare la battuta perché non mi sentivo a mio agio nel dire “lo farò”. Ho detto: “Penso che fosse più forte dire “tornerò””. “Cameron ha detto: “Sei tu lo sceneggiatore adesso? È solo una parola. Non dirmi come scrivere. Io non ti dico come recitare”. E io: “Mi dici come recitare ogni c**zo di minuto! Di cosa stai parlando?”. Allora lui disse: “Arnold, pensi che sembri strano, ma non è così. Ciò che lo rende grande è che tu suoni in modo diverso da me o da Charlie laggiù. È questo che lo fa funzionare. Quindi dillo 10 volte. Dillo in modi diversi. Io continuerò a girare la telecamera. Poi ne sceglieremo una”. Quindi lo preparano e io dico: “Tornerò… (allegro) Tornerò! … (gutturale) I’ll beeee baaaack …”. Sembrava una cosa stupida.