Barbara Bouchet è stata intervistata dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera. Ecco un estratto:

Altri no decisivi?

«Il mio ruolo più importante fu nel ’65 nella Prima Vittoria di Otto Preminger, moglie di Kirk Douglas. Ma Preminger mi scritturò nella sua scuderia e poi mi disse che per due anni non ci sarebbero stati ruoli per me e si rifiutò anche di darmi in prestito al produttore Charles K. Feldman. Me ne andai, a costo di pagare la penale e ritrovarmi senza lavoro. Destino vuole che capiti al Festival di Cannes. Un produttore italiano mi invita a parlare di lavoro nella sua villa. Sapevo che aveva una compagna, quindi non fiuto pericoli e vado. Ma la signora non c’era. Lui mi chiede: come sta il fisico? E io: benissimo, grazie. Si aspettava che aprissi la camicetta. Al che mi fa: sarà il regista a decidere. Mi congeda e mi manda a Londra da Michelangelo Antonioni».

Cosa ricorda di quel set?

«I soldi buttati dalla finestra. Le scene venivano fatte, riscritte, rifatte. E Niven: l’attore con cui ho lavorato meglio, un gentleman, divertente da morire. Sono diventata amica anche della moglie. Stavo benissimo. Giravamo a Londra, mi mancava solo il sole. Ma il giorno in cui è spuntato, mi sono sdraiata in costume a Hyde Park e sono stata arrestata».

Chi l’ha corteggiata dei compagni di set?

«Ma no, nessuno. William Shatner, il capitano Kirk di Star Trek, ma quando me lo trovai fuori dalla roulotte senza toupet non lo riconobbi. Ci sono andata a cena, niente di che».

fonte CORRIERE