Uscirà a breve al cinema il nuovo capitolo sui Transformers, intitolato Bumblebee: a metà tra prequel e spin off, Bumblebee si presenta come un buonissimo film utile per rilanciare la saga, essendo il primo senza la mano di Bay dietro la camera e quindi senza la sua visione della storia. Prossimamente sarà disponibile la nostra recensione sul film. Oggi invece volevamo realizzare un piccolo focus sui riferimenti anni ’80 del film: si perchè Bumblebee sfrutta saggiamente (come stanno facendo altri film, come il prossimo Wonder Woman) la solita operazione nostalgia, svolgendo il film negli anni ’80.

Ed ecco quindi che il film, apparte Bumbleebee stesso che è stato modificato pesantemente nell’aspetto, ritrova nel design i colori e le forme dei mitici cartoni del passato: Il rendering visivo di Optimus Prime, Blitzwing, Showckwave è interamente rimodellato e fedele all’estetica della prima linea di giocattoli, uscita proprio negli anni ’80. Parliamo di linee pulite, con dettagli evidenti tutt’altro che nascosti da un’accozzaglia infinita di fili e cavi. E questa scelta non può che non far piacere ai fan. È come vedere sul grande schermo le action figures vere e proprie.

Il rapporto tra la protagonista e Bumbleebee è il punto forte della storia, che lascia da parte le esplosioni proprio per approfondire loro due. Non possono non venire in mente storie Macchina – Uomo già viste nel passato come Navigator datato 1986 o Il Gigante di Ferro, quest’ultimo soprattutto visto anche le sembianze possenti della macchina che riesce ad emozionare con due occhi illuminati artificialmente.

Ovviamente la chiave nostalgica più facile e diretta non poteva che non essere la colonna sonora:  Una Soundtrack scelta con molta cura e gusto che spazia tra molti gruppi del passato, dagli Smiths ai Tears For Fears. La stessa cura ad esempio che possiamo ritrovare nei due capitoli di Guardiani Della Galassia. Non solo emozionante ma anche funzionale, visto che Bumbleebee riesce a comunicare proprio tramite le canzoni, riproducendo i versi dei testi nel momento giusto. Un mix fatale è la chiusura del film che si rifà molto al finale di The Breakfast Club, film cult del passato riguardo l’adolescenza. Inutile soffermarsi sulle quantità di chicche in scena, come poster e magliette, tutte a tema retrò. Questo è Bumbleebee: due ore emozionanti, equilibrate, ma sopratutto anni 80, come piace a noi!