Elf ha compiuto 20 anni ed è ancora uno dei film natalizi più amati di sempre, da grandi e piccoli.

La storia la conosciamo tutti: è quella di Buddy (Will Ferrell), un bambino orfano che per errore finisce nel sacco dei giocattoli di Babbo Natale e portato Polo Nord, dove viene cresciuto dagli elfi come uno di loro. Arrivato a trent’anni, papà Elfo decide di confessargli la verità: i suoi genitori sono due umani. Buddy decide di partire per New York con l’intento di conoscere il padre biologico (interpretato da James Caan) e cambiare la situazione.

In un’intervista pubblicata da Web.archive.org, Will Ferrell ha raccontato diversi aneddoti sul film, tra cui il primo incontro con James Caan.

Il mio compito nel film era quello di cercare di farlo impazzire e l’ho fatto. Cercavo di controbilanciare qualsiasi cosa mi lanciasse. Sapevo che lo facevo impazzire ed è bello vedere Jimmy in un modo in cui non siamo abituati a vederlo. Questo aumenta l’effetto. Il fatto che sia stato scelto per quel ruolo è un motivo in più per cui funziona così bene.

La prima volta che l’ho incontrato, per rompere il ghiaccio, l’ho abbracciato e gli ho gridato “Papà”. Credo che si sia sentito a disagio perché non lo lasciavo andare.

Sul cibo e i tanti dolci ingeriti, racconta:

Mangiare tutte quelle zollette di zucchero è stata dura. Ho ingerito molti zuccheri in questo film e non ho dormito molto. Stavo sempre sveglio. Ma avrei fatto qualsiasi cosa per il film. Se c’è bisogno di mangiare molto sciroppo d’acero, lo farò, se è quello che il lavoro richiede.