Intervistato dal “Corriere della Sera”, Enzo Iacchetti, che a fine agosto compirà 70 anni, ha ricordato quando a fine anni 70 lasciò il lavoro in una agenzia di viaggi per dedicarsi a un programma radiofonico:

“Con degli amici lavoravamo per una radio libera, dove guadagnavo la metà dello stipendio in agenzia, ma mi divertivo di più. A fine 1978, dopo la gavetta nei night, approdai al Derby, un’università a numero chiuso, ti insegnava ad affrontare ogni tipo di pubblico. Però le esibizioni duravano fino alle 4 del mattino! Se eri fortunato ed eri tra i primi, ok, ma se ti capitava l’ultima ora beh… era dura far ridere il pubblico rimbambito dal sonno e dall’alcol”.

Nel 1994 è iniziata la sua esperienza a Striscia la notizia, dove fa coppia fissa con Ezio Greggio:

“Siamo una coppia di fatto e, giuro, non abbiamo mai litigato. Entrambi abbiamo un notevole senso dell’ironia e godiamo di reciproca stima. Fare satira non è sempre facile. Io, come conduttore credo di aver ricevuto almeno una decina di querele. Antonio Ricci, più di cento. Per non parlare dei tapiri sbattuti in testa al povero Staffelli”.

La sua principale passione è stata, però, da sempre la musica:

“I miei idoli: Giorgio Gaber, che era musica e teatro, e Jannacci per la musica. Non ho frequentato scuole di recitazione o musicali, ho cercato di imparare da loro, senza copiare. Da Gaber il suo rigore, una religione per me: se fossi stato una donna, l’avrei voluto sposare. Jannacci mi affascinava per il suo modo di essere surreale”.