Bruno Arena

Nato a Milano il 12 gennaio 1957, diplomato Isef, insegnante di educazione fisica, nelle scuole del varesotto, aveva una verve comica che lo portò ad esibirsi in alcuni cabaret. La svolta della vita, e per entrambi, quando conobbe nel 1988 Max Cavallari di qualche anno più giovane. Nacquero così i Fichi d’India, un nome in omaggio al luogo dove si erano conosciuti, la macchia mediterranea vicino Palinuro. Dopo un esordio nel locale di cabaret di Varese, il ‘Fuori pasto’, il decollo nel resto d’Italia fino alla radio e alla Tv: su Italia 1, all’interno della trasmissione ‘Yogurt’, per Radio Deejay, con ‘Tutti per l’una’, e Canale 5, con ‘La sai l’ultima?’ la famosa gara di barzellette, e soprattutto ‘Zelig’, lo spettacolo di cabaret in onda sulle tv Mediaset.
Nel frattempo li aveva scoperti anche il mondo del cinema. Tra i loro ruoli più famosi quelli del gatto e la volpe del ‘Pinocchio’ di Benigni. Fino al 2013 quando un’emorragia cerebrale stoppa la carriera di Arena, durante la registrazione di una puntata di Zelig, ma non scalfisce l’amicizia con Cavallari che continua a stargli vicino. In questi anni Bruno aveva trascorso lunghi periodi a Villa Beretta a Costa Masnaga, vicino Lecco, uno dei centri di eccellenza italiana per la riabilitazione. In tanti se lo ricordano sulla sedia a rotelle spinta dai familiari per i corridoi, in palestra, nella sala comune, l’immancabile sorriso, spesso una sciarpa nerazzura al collo. Era infatti un grande tifoso dell’Inter.
L’annuncio della sua morte è stato dato dal figlio Gianluca su Instagram: “Non ero pronto, ma tanto non lo sarei mai stato.
Buon viaggio papà… lasci un vuoto immenso”.

L’intervista di Max

Abbiamo potuto intervistare il simpaticissimo Max Cavallari, e parlando del duo comico non potevamo non ricordare Bruno. Abbiamo chiesto a Max il suo ricordo più bello legato a Bruno, ecco la clip con l’intervista: