Ha segnato un’intera generazione, ha fatto ridere grandi e piccini, è stato anche un precursore dei tempi. Stiamo parlando di Drive In, lo storico programma di Italia 1, andato in onda per ben sei stagioni: dal 1983 al 1988. Ideato da Antonio Ricci e condotto da Ezio Greggio, riscosse un grande successo entrando prepotentemente nel nelle abitudini degli italiani di quel periodo. Satira, parodie e monologhi hanno dato il successo a tanti attori e comici, come Gianfranco D’Angelo, protagonista di questo ricordo sul settimanale Vero.

Has has Savona! Ma dietro le quinte i problemi sono ben altri… | La diceria  dell'Abate

Has Fidanken era il cocker protagonista degli sketch comici che Gianfranco d’Angelo eseguiva al Drive In a partire dal 1984: D’Angelo, presentato da Ezio Greggio, interpretava il signor Armando, che armato di cilindro e baffetti elogiava l’incredibile bravura e agilità del suo cane, facendo intendere che fosse capace di chissà quali prodezze… invece Has Fidanken se ne stava lì, imperturbabile, con lo sguardo perso nel vuoto, ignorando beatamente i comandi del signor Armando…

Ecco le sue parole: 

“Lo sketch nacque da Enrico Vaime, un autore fantastico che purtroppo è scomparso a marzo di quest’anno, tra i più grandi del varietà televisivo, che ha scritto molti monologhi per me. Io e Antonio Ricci chiedemmo al mio amico Giuseppe Palumbo se potesse prestarci questo cagnolino per fare il numero e da lì nacque tutto, poiché il cocker in TV non si agitava mai, molti mi chiedono ancora oggi se venissero somministrati dei calmanti: assolutamente no! Era bravissimo, non abbiamo mai ripetuto uno sketch, era fermo sullo sgabello, anche perché, aveva davanti il suo proprietario e la cosa lo tranquillizzava, ma finita la gang correva per tutto lo studio”