Che fai? Tocchi? Non si tocca! 

Era il 15 dicembre 2000 quando usciva nelle sale cinematografiche (americane e cinesi) Le Follie dell’Imperatore, il classico Disney numero 40 e forse uno dei più esilaranti della famosa casa di produzione. 

Il film nacque come un musical epico intitolato Kingdom of the Sun con registi Dindal e Roger Allers, ma nel corso dei suoi sei anni di produzione fu trasformato dai dirigenti della Disney in una buddy comedy leggera su Kuzco, un giovane ed egoista imperatore inca che, tramutato erroneamente in un lama dalla sua ex consigliera Yzma nel tentativo di avvelenarlo, cerca di ritrovare le sue sembianze umane aiutato dal generoso contadino Pacha, che gli insegna ad essere altruista.

Durante il periodo di proiezione, Le follie dell’imperatore non fu un gran successo economico ma ricevette recensioni generalmente positive, venendo considerato uno dei migliori film dell’epoca post-rinascimentale della Disney e venendo candidato all’Oscar alla migliore canzone per My Funny Friend and Me, eseguita da Sting.

Nel suo weekend di debutto, Le follie dell’imperatore fu il quarto miglior incasso in Nord America con circa 10 milioni di dollari dietro a forti concorrenti come What Women Want – Quello che le donne voglionoFatti, strafatti e strafighe e Il Grinch. Nel complesso il film, prodotto con un budget di circa 100 milioni di dollari, ne incassò 89 302 687 al botteghino statunitense e altri 80 025 000 in tutto il mondo; una performance inferiore a quelle della maggior parte dei Classici Disney distribuiti nel decennio precedente.

Il film ha anche avuto un seguito e spin-off direct-to-video dal titolo Le follie di Kronk (2005) e una serie televisiva animata intitolata A scuola con l’imperatore (2006-2008).

Sono rimaste celebri le interpretazioni al doppiaggio italiano, che prevedevano le voci di: Luca Bizzarri per Kuzco, Paolo Kessisoglu per Kronk, Anna Marchesini per Yzma e Adalberto Maria Merli per Pacha.