L’esorcista (The Exorcist) è un film del 1973 diretto da William Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, che scrisse anche la sceneggiatura del film.

Una pietra miliare dell’horror, che ancora oggi continua a spaventare tutti gli spettatori. Una pellicola dalla lavorazione decisamente travagliata: misteriosi incidenti sul set e sfortunate coincidenze gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di “Film Maledetto”.

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L’INCENDIO SUL SET E IL SACERDOTE CHE BENEDISSE GLI ALLESTIMENTI

Ci sono stati molti eventi raccapriccianti che hanno avuto luogo durante le riprese. Molte persone credevano che il set fosse infestato da spiriti maligni, specialmente dopo che buona di esso ha preso fuoco ritardando la produzione di sei settimane. La cosa strana, tuttavia, è che l’unica stanza che non è stata bruciata fu la camera da letto demoniaca di Regan.

Per questo motivo, a un sacerdote è stato chiesto di venire a benedire il set per mettere a proprio agio il cast e la troupe.

LA “BUSTA PER IL VOMITO” IN ALCUNI CINEMA

Quando The Exorcist è uscito nei cinema, in molte sale hanno distribuito buste perché la gente continuava a vomitare durante le riprese. Molte persone sono state disgustate da ciò che hanno visto sul grande schermo a causa del contenuto terrificante del film.

Ci sono molte affermazioni di persone che svennero, vomitarono o lasciarono il cinema perché il film era troppo macabro per loro. Nessun film da allora ha avuto lo stesso impatto.

GLI ATTORI MORTI DURANTE LE RIPRESE O PRIMA DELL’USCITA

Uno dei fatti più inquietanti di The Exorcist è la morte di nove persone legate al film.

Gli attori Jack MacGowran (interprete nel film del regista Burke Dennings) e Vasiliki Maliaros (l’attrice che impersonò la madre di Padre Karras) sono morti entrambi dopo l’inizio delle riprese, ma la cosa veramente strana è che entrambi i loro personaggi sono morti anche nel film. Anche il nonno di Linda Blair, il fratello di Max von Sydow, un guardiano notturno e un esperto di effetti speciali hanno perso la vita durante e dopo la produzione.

PAUL BATESON E L’ARRESTO PER OMICIDIO

Nella famosa ripresa di un’angiografia cerebrale compare Paul Bateson. La scena, con una notevole quantità di sangue sullo schermo, è stata, per molti spettatori, la scena più inquietante del film;  i medici addirittura elogiarono l’attore.

Nel 1979, Bateson è stato condannato per l’omicidio del giornalista Addison Verrill e condannato a un minimo di 20 anni di prigione; nel 2003 è stato rilasciato in libertà vigilata , che è terminata dopo cinque anni. Di lui non si hanno più notizie.