Lillo, ospite della trasmissione Oggi è un altro giorno, ricorda la sua esperienza con il Covid-19:

“Con me il Covid si è espresso al massimo. I medici e gli infermieri mi hanno spiegato che non c’è una regola con questo Covid… Sono stato tre giorni in terapia intensiva, per fortuna mai intubato e mai messo il casco ma stavo per… in modo preventivo mi hanno portato in terapia intensiva”.

E poi continua:

“Il lato positivo dopo un’esperienza del genere è che vedi la vita in un altro modo… dopo un’esperienza del genere cominci a fare caso alle piccole cose, quindi da una parte diciamo che se ne esce migliori e non è retorica… Hai paura di morire e io l’ho pensato per un attimo quando mi hanno portato in terapia intensiva, per fortuna per poco ho avuto quella paura lì ma ce l’ho avuta…”.

E ricordando i giorni in terapia intensiva, rivela:

“Vivi in un mondo ovattato, prima ti chiedi ‘Perché mi sta capitando questo?’, poi ti chiedi: ‘Perché no?’. Nel senso che è una cosa che può capitare… “.

E poi, parlando della musica, aggiunge:

“La musica mi ha aiutato tanto perché lì sei completamente solo, avevo spesso la cuffia con la musica… poi quando il medico mi ha detto: ‘Puoi finalmente alzarti, comincia a muoverti piano piano’… Quando se n’è andato mi sono messo i Rolling Stones e ho cominciato un pochino a ballare, anche se mi reggevo a malapena in piedi”. 

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