Max Pezzali ha rilasciato un’intervista a Sorrisi e Canzoni. Nella prima parte vi abbiamo parlato di come ricordava il cd Hanno ucciso l’uomo ragno, primo successo degli 883. In questa ricorda i testi. 

 

Hai saputo raccontare in musica storie normali con un linguaggio per tutti.
«Pensa che io e Mauro volevamo fare solo gli autori. Ma non c’era nulla da fare, proprio non riuscivamo a entrare nei pensieri di qualcun altro. I nostri testi parlavano delle nostre cose, che non erano diverse da quelle delle persone comuni».

Quindi, per esempio, la “Regina del Celebrità” della tua canzone esisteva davvero…
«Certamente. Il Celebrità era una piccola discoteca di Pavia (oggi non esiste più): una delle prime in cui iniziai ad andare da “grande”, superata l’epoca delle discoteche del sabato pomeriggio. E la Regina c’era ed era il mito mio e di tanti altri ragazzi».

Se ti dico “Happy days”, Ralph Malph, Roy Rogers e Real Madrid…
«Eh (sorride)… È il testo di “Gli anni” che è una delle mie canzoni a cui sono più affezionato. Raccontavo la malinconia per un tempo che non c’era più: il mondo fantastico di “Happy days”, il calcio del Real Madrid di Santillana: cose mitologiche. Ero un tipo nostalgico… e pensare che avevo solo 26 anni (ride)».

FONTE SORRISI