La morte di Raffaella Carrà ha fatto piangere l’Italia intera e nelle ultime ore sono tanti i tributi, le interviste, gli aneddoti incentrati su di lei. Tra questi, il Corriere ne ha tirato fuori uno riguardante un corteggiamento «spietato» e professionale da parte di Silvio Berlusconi, che desiderava molto avere la Carrà sulla sua rete Fininvest (oggi Mediaset).

«Nel 1982 facevo Pronto, Raffaella e il dottor Berlusconi mi propose di fare lo stesso programma a Canale 5, gli dissi: Fra tre anni sarò pronta. Tornai a casa e vidi un camion carico di azalee, erano accompagnate da un bigliettino, sul quale c’era scritto: Spero non si dimentichi di me fino al prossimo incontro».

Alla fine in realtà di anni ne passarono cinque, ma il sogno di Berlusconi si avverò: nel 1987 Raffaella Carrà passò alla Fininvest con un contratto miliardario della durata di due anni.

La prima apparizione su Canale 5 fu il 27 dicembre 1987: in seconda serata venne trasmesso uno speciale dal titolo Benvenuta Raffaella, con il dietro le quinte e video dalle prove del suo nuovo show, nonché interviste alla stessa Carrà e al suo compagno dell’epoca, Sergio Japino, anche regista e coreografo della trasmissione. Il programma (Raffaella Carrà Show) debuttò il 9 gennaio dell’anno successivo. Seguì poi, nella primavera 1989, Il principe azzurro, il secondo e ultimo programma condotto da Carrà per Canale 5. Entrambi gli show non ottennero però grossi risultati in termini di ascolto e sembrarono appannare la popolarità della conduttrice. Dopo il periodo passato alla Fininvest, dai primi di gennaio del 1990, Raffaella ritornò in Rai.