La famiglia Corleone si è riunita sabato sera durante la giornata di chiusura del Tribeca Film Festival per celebrare i 45 anni della saga, raccontando le difficoltà della nascita del film “Il Padrino” e condividendo alcuni ricordi dell’epoca.

Sul palco decorato come se fosse la libreria di Don Vito, sono saliti Francis Ford Coppola, Robert De Niro, Al Pacino, James Caan, Robert Duvall, Diane Keaton e Talia Shire.

Riguardo il libro da cui il film è stato tratto, il regista F.F. Coppola si è espresso così:  “Ero attratto dal libro perché era di un autore straniero ed era un libro intellettuale sul potere. Tuttavia quando l’ho letto la prima volta sono rimasto deluso perché è veramente troppo lungo. Buona parte del libro è sull’anatomia di Lucy Mancini.”

Il regista ha poi ricordato alcuni membri del cast e della troupe di produzione che ci hanno lasciato da quando i film sono usciti, incluso Marlon Brando, la cui foto incorniciata aleggiava sul pannello dietro di loro.

Coppola ha rilevato che l’origine del film è stata piuttosto altalenante e piena di difficoltà, perché la scelta sul cast era sempre vaga e soggetta a cambiamenti; c’erano tante controversie. Il regista, ad un certo punto della produzione, era perfino convinto che sarebbe stato licenziato dalla Paramount.

La decisione di scritturare Al Pacino fu particolarmente controversa – ha aggiunto Coppola. Lo aveva incontrato a San Francisco (all’epoca l’attore non era famoso e lavorava perlopiù nei teatri) ed era diventato ossessionato nel volerlo nel proprio film. Aveva visto la sua faccia e ormai non vedeva altri all’infuori di lui per quel ruolo. Solo che il regista non aveva un supporto unanime, tant’è che Pacino dovette sottomettersi a innumerevoli test e provini. “Facevo ancora dei test dopo che avevo ottenuto la parte” – ha rivelato l’attore.

Lo stesso Pacino ha dichiarato come in verità lui fosse più interessato ad interpretare Sonny, perché non riteneva Micheal un buon ruolo. Inoltre ha ricordato di aver avuto una crisi con Diane Keaton dopo solo una sera di riprese. “È finita” – pensò all’epoca – “È il peggior film mai fatto”.

 

Anche la scelta di prendere Marlon Brando fu molto discussa. La Paramount, infatti, disse al regista che Brando non poteva far parte del film perché era un peso finanziario elevato e che il suo nome non poteva essere menzionato. “Per poco non svenivo per terra” – ha detto Coppola.