Il 29 Ottobre 1950 nasceva a Crotone Rino Gaetano. Come però ben sappiamo, la vita dell’artista è stata spezzata da un fatale incidente stradale avvenuto a Roma su via Nomentana, il 2 Giugno del 1981, quando il cantautore aveva soltanto 30 anni.

Ma il cielo è sempre più blu

Sua prima grande hit, vendette oltre 100 mila copie: la canzone, in origine lunga oltre otto minuti, fu divisa a metà e “spalmata” su entrambi i lati del disco. Summa della poetica di Rino Gaetano, è una lunga lista di comportamenti, abitudini, usi e costumi, una fotografia di varia umanità che abita sotto lo stesso cielo: chi vive in baracca, chi vuole l’aumento, chi gioca a Sanremo, chi va sotto un treno… Citatissima nei decenni successivi, usata (anche a sproposito) come inno allegro e gioioso, persino come coro da stadio, fraintendendone la forte componente satirica. La sua fu una carriera breve ma travolgente. Evitò sempre di schierarsi politicamente, rimanendo sempre una voce libera e indipendente, ma non mancò mai di criticare e schernire con una punta satirica degna dei migliori, i vizi e le virtù del popolo, della politica e della società italiani.

Il testo profetico

Un grande talento e un importante contributo al repertorio artistico della musica italiana: Rino Gaetano ci ha regalato molti successi, ad oggi apprezzati anche dai più giovani. Ma forse non tutti sanno che intorno alla sua morte aleggia un mistero, se così lo possiamo definire. Infatti, una delle sue canzoni, dal titolo “La ballata di Renzo”, composta 10 anni prima, sembra presagire la sua stessa morte.

Le parole profetiche del brano sono le seguenti:

“La strada era buia, s’andò al S. Camillo
e lì non l’accettarono forse per l’orario,
si pregò tutti i santi ma s’andò al S. Giovanni
e lì non lo vollero per lo sciopero”.

Il protagonista della canzone, dopo essere stato investito da un’auto, perde la vita senza ricevere le cure adeguate perché non accolto in nessun ospedale di Roma. Una coincidenza macabra e triste. Ricordiamo infatti che Rino in stato di coma, prima di morire venne trasportato in diversi ospedali che non lo accolsero per l’assenza di sale operatorie attrezzate a fornire le cure necessitate dal cantante (tra cui il Policlinico, il San Giovanni e il San Camillo, citati nel brano).

Un aneddoto misterioso, emblematico, che mai sarà razionalmente spiegato. Nonostante la sua prematura scomparsa, il talento di Rino Gaetano rimane profondamente attuale. Ricordiamo che nel periodo di lockdown, molti italiani si affacciavano dai balconi, e intonavano:

“Ma il cielo è sempre più blu…”