Sinossi

Jason Statham (“Spy”, “Furious 7”, “I mercenari”) e la pluripremiata attrice cinese Li Bingbing (“Transformers 4: L’era dell’estinzione”, “Il regno proibito”, “The Message”) sono i protagonisti dell’action thriller di fantascienza “Shark – Il primo squalo,”diretto da Jon Turteltaub (i film “National Treasure”, “Last Vegas”).

Un sommergibile oceanico – parte di un programma internazionale di osservazione sottomarina – viene attaccato da un’imponente creatura che si riteneva estinta e che ora giace sul fondo della fossa più profonda del Pacifico… e il suo equipaggio è intrappolato all’interno.

Il tempo stringe, l’esperto di salvataggi subacquei Jonas Taylor (Jason Statham) viene incaricato da un visionario oceanografo cinese (Winston Chao), contro il volere della figlia Suyin (Li Bingbing), di salvare l’equipaggio – e l’oceano stesso – da questa inarrestabile minaccia: uno squalo preistorico di quasi 23 metri conosciuto come Megalodon.

Quello che nessuno avrebbe potuto immaginare era che, anni prima, Taylor si era già trovato faccia a faccia con quella terrificante creatura. E ora, in squadra con Suyin, deve affrontare le sue paure e mettere a rischio la propria vita per salvare l’equipaggio intrappolato laggiù…e ritrovarsi ancora una volta di fronte al più grande predatore di tutti i tempi.

RECENSIONE

Il film in questione rispecchia le premesse. Azione dall’inizio alla fine, colpi di scena, e con una dose buona di umorismo che non guasta. Jason Statham si mette alla prova in un ruolo che sembrava suo ma non al cento per cento. Impeccabile da ogni punto di vista, sia dal punto di vista delle scene, sia dal punto di vista del pathos, l’attore si pone al centro dell’universo dei film di azione insieme a The Rock, non per questo li vedremo insieme a breve nello spin-off di Fast and Furious. Passiamo alla trama, si tratta di qualcosa già visto e rivisto ma fa sempre piacere. Si passa dall’immedesimarlo come Lo Squalo e Jurassic World ma tuttavia è un buon prodotto. Alcune scene diciamo che sono molto crude e ricche di pathos, sopratutto quando l’enorme mammifero si avvicina alle coste o quando avvengono i colpi di scena. La classica pinna che affiora dall’acqua è il simbolo di questo solo che stavolta è veramente immensa e desta una certa preoccupazione il suo passaggio. 

Un film estivo da vedere.