Il film

Il risveglio della Forza è il primo film della cosiddetta “trilogia sequel“, annunciata in seguito all’acquisto della Lucasfilm da parte di The Walt Disney Company nell’ottobre 2012. Il film è prodotto da Lucasfilm e Bad Robot Productions e distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures. Abrams e Lawrence Kasdan, co-sceneggiatore de L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, hanno riscritto una sceneggiatura iniziale di Michael Arndt. George Lucas, creatore della saga, ha avuto il ruolo di consulente nelle prime fasi del progetto.

La trama

È il settimo episodio della saga di Guerre stellari, ed è ambientato trent’anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi, e racconta della ricerca di Luke Skywalker da parte di Rey, Finn e Poe Dameron e della loro lotta al fianco della Resistenza, guidata dai veterani dell’Alleanza Ribelle, contro Kylo Ren e il Primo Ordine, successore dell’Impero Galattico.

Han Solo

È cosa nota che Harrison Ford volesse la morte di Han Solo per partecipare al film, come ha spiegato più volte. Il percorso di Han Solo sarebbe stato completo con la sua morte, ma Lucas la pensava diversamente. Dal punto di vista narrativo era la cosa più logica per completare l’evoluzione del personaggio che spara per primo e uccide Greedo per salvare la pelle. Han Solo, da contrabbandiere da due soldi egoista, era diventato un eroe. Quale fine più epica per lui? Il lieto fine ci sarebbe stato ugualmente, ma si sarebbe visto anche in Star Wars che in una guerra ci sono caduti da onorare non perdendone la memoria. Questo non è stato fatto nella trilogia originale, ci hanno dovuto pensare Abrams, Kasdan e Arndt.

Ecco cosa ha raccontato Abrams (il regista):

Ci ha pensato e ha capito. Ha capito perché quella scena era così potente e credo che molto sia dovuto al fatto che Harrison stesso, beh Han, il personaggio, ha ancora così tanto da fare. Ha ancora una vita di lotte e avventure da vivere, era questo il momento per farlo. Se avessimo avuto l’impressione che il personaggio fosse giunto alla fine dei suoi giorni, la scena non avrebbe avuto la stessa forza. Ciò che l’ha resa così importante non è stato solo chi lo fa e come accade, ma il fatto che sia un personaggio così vitale a incontrare la morte. Harrison ha sempre detto di sapere che Han doveva avere una sua utilità evidente, ed è ciò che ha voluto fare. È per questo che anni fa insisteva che Han sarebbe dovuto morire, ma George non ha voluto. Non so che scena avrebbero concepito in quel caso, ma sono sicuro che Harrison abbia avuto qualche idea interessante. In questo caso, comunque, l’utilità era chiara. Si trattava di far uscire allo scoperto un nuovo cattivo e non mi è venuto in mente nulla di più orribile del parricidio, specialmente quando si tratta di Han Solo.