Il film

Dopo Street Fighter, Mario Bros, Doom, e Mortal Kombat, nel 2009 usciva nei cinema anche il film di Tekken. Scritto per il grande schermo da Alan McElroy (Spawn, The Marine) e diretto da Dwight Little ( “Anaconda”, Murder at 1600) con la coreografia lotta sperimentale di Dion Lam (Spider-Man 2, Doom, Red Cliff).

La trama

Un mondo che, dopo una terribile guerra che ha sterminato la maggior parte delle civiltà, ormai è governato da corporazioni. Tra queste la più importante è Tekken, controllata da Heihachi Mishima (Cary-Hiroyuki Tagawa), che deve amministrare una grande massa di persone. Un giorno viene indetto un torneo, denominato Iron Fist, con in palio per i partecipanti non solo lo status di gloria suprema, ma anche denaro e notorietà. Tra i combattenti c’è Jin Kazama (Jon Foo) che si iscrive solo per vendicare la morte di sua madre, uccisa brutalmente davanti a lui.
Oggetto del suo odio è proprio Heihachi. Per poter partecipare, però, l’uomo deve prima battere Marshall Law (Cung Le) in un match in strada. Una volta sconfitto, Jin sceglie Steve Fox come suo supervisore e si mette in viaggio per Tekken. Appena arrivato conosce gli altri lottatori e tra tutti, rapisce la sua attenzione Christie Monteiro (Kelly Overton), una affascinante ragazza molto brava nelle arti marziali. Il torneo comincia e Jin affronta il suo primo rivale ufficiale, Miguel Caballero Rojo, arrivando quasi ad ammazzarlo. Le cose si complicano quando l’uomo viene aggredito nella notte dalle sorelle Anna e Nina Williams, mandate da Kazuya Mishima (Ian Anthony Dale), figlio di Heihachi…

Commento

Questo Tekken è un’opera che si regge su basi fragilissime, fallendo in tutto ciò che concerne l’intreccio (o la parvenza di esso) e la sua coesione. Una poltiglia action di basso rango. Vi leggiamo un passo tratto da Wikipedia: “Katsuhiro Harada, dello staff del videogioco, definì il live action “orrendo” sul suo account di Twitter, contestando inoltre di aver avuta negata la supervisione del film. La critica del grande pubblico è stata inoltre inflessibile nei confronti del film. I fan della serie hanno accusato una scarsa corrispondenza con la trama originale del videogioco.

Siamo quasi ai livelli di Dragonball Evolution, non c’è un membro del cast che sia adatto al ruolo, forse giusto l’attrice nella parte di Christie Monteiro nonostante sia fin troppo chiara di pelle per Christie, per il resto si passa dal livello cosplayer di Raven ed Eddy Gordo (che non necessariamente sono un male anche se a livello di caratterizzazione siamo sotto lo zero) a Yoshimitsu che pare uscito da un episodio dei Power Rangers, a personaggi che non somigliano nemmeno per scherzo alle loro controparti videoludiche. Di questo film rimangono (forse) solo i combattimenti, realizzati discretamente, ma che da soli non possono certo bastare a giustificare l’ennesima operazione lucrativa.

Un paio di curiosità prima di lasciarvi: Kelly Wagner, direttrice del casting di Tekken, prese in considerazione Jean-Claude Van Damme per interpretare il protagonista Jin Kazama.
Seconda cosa: Cary-Hiroyuki Tagawa, l’attore interprete di Heihachi Mishima, lo vediamo anche nel film anni ’90 di Mortal Kombat nei panni di Shang Tsung.