Il nuovo millennio, a cavallo tra il 1999 e 2000, si apriva con il classico Cinepanettone di Carlo Vanzina, interpretato dalla coppia inossidabile Boldi-De Sica. Vacanze di Natale 2000, il titolo scelto, a calcare il grande successo dai precedenti Vacanze di Natale, avviati nel 1983. La storia è costruita attorno ad un folto cast, composto, tra i tanti, da Megan Gale, Carmen Electra, Nino D’Angelo, Enzo Salvi, Monica Scattini, Irene Ferri, Paolo Conticini, Emanuela Grimalda e Micaela Ramazzotti. Seguendo la classica trama da cinepanettoni, nel film tutto è il contrario di tutto e si gioca sui soliti intrecci ed equivoci sentimentali dei personaggi.

Oltre ad essere particolarmente ricordato per la presenza di Megan Gale e Carmen Electra, Vacanze di Natale 2000 segnò l’esordio cinematografico di un personaggio destinato a fare la storia dei cinepanettoni e della commedia: “Er Cipolla” di Enzo Salvi, apparso poi in tanti altri film come Body Guards – Guardie del corpo (2000), Merry Christmas (2001), Natale sul Nilo (2002) e Natale in India (2003).

In una recente intervista a unfoldingroma, Enzo Salvi ha ricordato l’emozione di aver preso parte al quel primo film, dove interpreta il tappezziere Oscar, mandato a casa Covelli per fare dei lavori di arredamento in tempo per Capodanno.

«I film sono tutti nel mio cuore, però l’emozione che ho provato nel primo film di Natale, Vacanze di Natale 2000 dove arrivo con la Ritmo Abarth, è immensa. Vedo che anche nella gente è rimasta impressa quella scena, ancora oggi si vedono clip in ogni dove di quel pezzo di storia. Enzo Salvi vestito da Tony Manero è leggenda. La cosa che mi piace è che dei film di Natale le clip che girano su Internet e WhatsApp hanno sempre me come spunto. Ne vado orgoglioso. Nell’ultimo film di De Laurentiis, Super vacanze di Natale, che raccoglieva gli attori passati in tutti i film di Natale, l’unico ad avere 20 minuti sono stato io».

«Io lo ringrazio di cuore perché grazie a Er cipolla ho iniziato la mia carriera in televisione e non lo rinnegherò mai, anzi, lo esalto e lo benedico tutti i giorni. Er cipolla è diventato un mito e anche se gli anni passano rimane sempre attuale, c’è il rinnovamento, i giovani che mi fermano per strada di otto dieci anni che hanno ricevuto dai loro genitori il tormentone di Er Cipolla e la cosa mi fa molto piacere ovviamente. Per un’artista essere acclamato per un momento d’evasione è una grande soddisfazione, poi se dura e si rinnova di generazione in generazione lo è ancora di più».

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