Ospiti per la prima volta insieme a “Verissimo”, le sorelle Rita e Lierka Rusic ripercorrono la loro infanzia, fatta di collegio e anche di violenza vista e subita:

“Non parlavamo l’italiano ancora, lei era in quarta elementare. Noi eravamo in un campo profughi per due anni aspettando la cittadinanza e allora mio papà ci ha portato in un collegio a Roma, molto bello. Io pensavo che saremmo andati tutti in collegio. Per un periodo siamo state insieme li, poi dopo un anno hanno spostato lei in uno vicino e i miei genitori non volevano lasciarmi sola e quindi mi hanno tenuta a casa. Dopo un anno e mezzo mi ci hanno dovuto mandare perchè io volevo stare vicino a lei!”

Lierka, poi, racconta come sia stata licenziata da Vittorio Cecchi Gori:

“Vittorio Cecchi Gori mio cognato mi ha licenziato perchè lei aveva chiesto il divorzio. Mi sono presentata a lavoro e non mi hanno fatto più entrare in ufficio, nemmeno per prendere le nostre cose. A lei dopo 6 mesi. Umanamente l’ho perdonato ma non lo perdono per come ha trattato mia sorella e i figli per 20 anni”.

Rita racconta le mansioni della sorella nella società di produzione cinematografica:

“Mia sorella prima era la cassiera della società, quindi un incubo, ma siccome lei era chiamata sempre per i pagamenti, ho deciso di portarla con me e abbiamo iniziato a leggere sceneggiature e decidevamo cosa ci piaceva e cosa no e facevamo i vari incontri”.

A tal proposito Lierka vorrebbe che alla sorella fosse riconosciuta la sua parte in quegli anni:

“Non sono risentita ma vorrei che lui dicesse la verità e che desse merito anche a mia sorella di quello che è stato il successo della nostra società. Non doveva dirci grazie ma almeno, dopo tanti anni, riconoscerle che era anche merito suo”.