IL FILM

Il Commissario Lo Gatto è un film del 1986 di genere Commedia, diretto da Dino Risi, con Lino Banfi, Maurizio Micheli, Maurizio Ferrini, Galeazzo Benti, Licinia Lentini, Armando Marra. Durata 100 minuti.

LA TRAMA

Un delitto avviene nei giardini vaticani (un giovane sacerdote che vi passeggia di notte è assassinato) ed il Commissario Lo Gatto, che si occupa delle indagini, in quanto responsabile del Posto della Polizia italiana della Città del Vaticano, poiché le cominciate interrogando Sua Santità, viene subito trasferito nell’isola di Favignana. Lo accompagna il bravo agente Gridelli. Nella bella località siciliana si fa vita beata: non succede mai nulla, le tre eccitate sorelle che gestiscono l’unica locanda blandiscono Lo Gatto e, al momento della stagione estiva, bionde e seminude bellezze arrivano a frotte per godere di mare e di sole. D’improvviso un’appariscente ragazza, Wilma, scompare misteriosamente poco dopo essere sbarcata sull’isola. Lo Gatto inizia l’inchiesta: le tracce di un delitto si fanno gradatamente più marcate. Ma dov’è mai il cadavere?

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LA VISITA AI DETENUTI

Lino Banfi, in una recente intervista su Repubblica in occasione di un anniversario del film, ricordò le riprese: 

Cosa ricorda di quei giorni sul set?
“Anzitutto che ho festeggiato i miei primi 50 anni. La troupe mi regalò una pellicola d’oro con scritto ‘Il commissario Lo Gatto esisterà sempre’. E poi la signorilità di Dino Risi. Con lui non si lavorava dieci ore al giorno con pausa, come con gli altri registi, ma sette ore di seguito. Così, alle 5 del pomeriggio, lui gridava al megafono: ‘Tutti al mare’. E scappavamo in spiaggia”.

Frequentava qualcuno in quelle settimane a Favignana?
“I miei interlocutori privilegiati erano i detenuti del carcere. Mio fratello è stato agente di polizia penitenziaria e a Favignana aveva lavorato quattro anni. Così, la prima cosa che ho fatto dopo essere sbarcato, prima di girare il film, è stata entrare in carcere per salutare i detenuti. Molti di questi la mattina potevano muoversi liberamente nell’isola e, sapendo che a me piacevano i ricci, li andavano a pescare e me li facevano consegnare sul set tutti i giorni a pranzo”.

FONTE REPUBBLICA