Ve lo ricordate Fulgenzio Crisantemi? Il giocatore più sfortunato e un vero talismano di sventure che accompagnava la stagione di Oronzo Canà ne l’Allenatore nel Pallone.

L’attore in questione è Antonio Zambito e noi abbiamo avuto l’opportunità di intervistarlo. Ecco cosa ci ha detto.

 

CARO ANTONIO RACCONTACI I TUOI ESORDI FINO ALL’ALLENATORE NEL PALLONE.

La mia formazione nasce all’Accademia di Arte Drammatica. Collaboro all’interno della stessa scuola e partecipo col nuovo gruppo teatrale d’avanguardia “M.K.S.”. Debutto a Roma al Teatro Ridotto Eliseo con i lavori teatrali: “Le coucou magnifique” di F. Cromlynk. Prendo parte alle rassegne E.T.I. e mi porta a conoscere i più importanti Teatri Italiani, affronta autori come: Plauto, G. Lorca, Aristofane, Moravia, Boccaccio. U. Betti.

Attratto dal fascino del Cinema, lascio il Teatro e scritturato dal Regista Giorgio Trentin lavoro come protagonista nel Film “Nel raggio del mio braccio” dove viene premiato al Festival Cinematografico di Avellino “Il Lacero D’Oro” come giovane Attore protagonista. La mia passione però è la regia e comincio a fare l’aiuto regista e l’assistente a Fellini, Risi e vari registi. Dopo di che ho cominciato a scrivere per il teatro e il cinema. Durante questa fase mi capita che stavo al mare in vacanza e mi arriva una telefonata da Sergio Martino e mi disse che aveva bisogno di un attore per un film sul calcio allo stadio Flaminio. Qualche giorno dopo vado e, mi dice, durante la pausa, che gli serviva un panchinaro giocatore anziano, però bisognava costruirlo. Allora io andai in camerino e costruimmo questo personaggio, con le mollette dietro le orecchie, baffi finti. Appena tornai furono tutti entusiasti e anche lo stesso Banfi fu estremamente colpito e quindi da 2 pose che dovevo fare divennero 8. Continuammo a girare il film in altre sedi. Dopo di questo andai in America dove partecipai in qualità di Aiuto Regista e di Attore ad un film ambizioso di G. Manera “Tragedia a New York” con Attori: Don Murray, Joe Spinelli e altri Attori di diversa nazionalità. Non appena uscì il film la gente mi fermava per strada e mi chiedeva le foto, affascinata da quel personaggio che ero riuscito a costruire, io mi vergognavo e non me l’aspettavo. Fu un gran successo.

 

CI RACCONTI QUALCHE ANEDDOTO DEL FILM E SOPRATUTTO QUANTO TRUCCO SERVIVA PER IL VISO PALLIDO DI CRISANTEMI.

Il trucco serviva in quanto era estate e dovevano sbiancarmi insieme alle occhiaie, il personaggio fu costruito come una maschera ma non mi ha mai creato problemi.

 

CI RACCONTI COME HAI AFFRONTATO IL PERSONAGGIO NEL SECONDO SFORTUNATO CAPITOLO DE L’ALLENATORE NEL PALLONE?

Il secondo film non ha avuto successo perché molti personaggi del primo non sono stati sfruttati. Questo perché la produzione aveva dei contratti con degli attori diversi che non hanno avuto lo stesso appeal. Io ho interpretato la sorella di Crisantemi ma non è stata la stessa cosa, mi sono inventato dei tic ma era troppo poco lo spazio, anche Aristoteles si vedeva pochissimo. In teoria avevo previsto una nemesi di Crisantemi con “FORTUNELLO” ma non è stata accettata. Questa seconda volta devo dire che c’è stata un’imposizione dalla produzione su determinati attori. 

QUALI SONO I TUOI PROGETTI FUTURI?

Una commedia nata cinematografica che ora è diventata teatrale, 38 gradi all’ombra che potete trovare su youtube e ovviamente la mia passione-lavoro per la pittura.

 

Se volete contattare l’attore, vi invitiamo a visitare il suo sito http://www.antoninozambito.com/