Il film

Il ritorno di Mary Poppins uscì nel 2018 sotto la direzione di Rob Marshall. Il film, sequel del film del 1964 Mary Poppins, è liberamente ispirato alla serie di romanzi di Pamela Lyndon Travers.

La trama

Michael Banks (Ben Whishaw) è ormai un uomo adulto, abita ancora al numero 17 di Viale dei Ciliegi con i suoi tre figli Annabel (Pixie Davies), John (Nathanael Saleh) e Georgie (Joel Dawson). Anche lui, come il padre e il nonno, lavoro presso la Banca di Credito, Risparmio e Sicurtà di Londra, ma i tempi sono tempi duri e il suo impiego è a tempo determinato. Come se non bastasse, la famiglia sta cercando di superare la recente morte della moglie di Michael e nonostante gli sforzi della loro inefficiente ma volenterosa domestica Ellen (Julie Walters), la casa è malmessa e in un costante stato di caos.
Jane (Emily Mortimer), da parte sua, tenta di aiutare suo fratello e i suoi nipoti appena le è possibile, il che non avviene spessimo occupata com’è a combattere per i diritti dei lavoratori spinta dall entusiasmo per l’attivismo ereditato da sua madre.
Con la dura realtà del periodo e il peso del recente lutto che gravano sulla famiglia, i bambini sono costretti ad assumere responsabilità da adulti e di conseguenza stanno crescendo troppo rapidamente. Come risultato, la gioia e il fanciullesco senso della meraviglia sono assenti dalle loro vite.

Mentre il rapporto di Michael con i suoi figli continua a peggiorare, il signor Wilkins (Colin Firth), il direttore apparentemente affabile e altruista della banca, avvia le procedure per il pignoramento della casa dei Banks, mandando ancora più in crisi l’esausto Michael.
Fortunatamente il vento inizia a cambiare e Mary Poppins (Emily Blunt), la bambinaia che con i suoi straordinari poteri magici è in grado di trasformare qualsiasi mansione giornaliera in una fantastica avventura, torna nelle loro vite, senza essere invecchiata di un giorno.

Il vecchio ritorno

Mentre Julie Andrews (la prima Mary Poppins) ha declinato l’offerta di apparire in un cameo o in una piccolissima parte (QUI cvi raccontiamo perché), Dick Van Dyke a più di 90 anni, è invece tornato nel film. L’interprete di Bert infatti è tornato nei panni del banchiere Mr. Davies (infatti nel primo film interpretava entrambi i ruoli).

«Ho pensato, “bene, questo è utile. Sono cresciuto nella parte. Non avrò bisogno di trucchi”», ha commentato Van Dyke all’epoca delle riprese, che non ha avuto bisogno di alcuna protesi che lo invecchiasse come nel primo Mary Poppins. «Invece mi hanno messo baffi, parrucche, pettorine e tutto il resto. Così ho detto: “Ragazzi, capite che vi state impegnando affinché un novantenne sembri un novantenne?”», ha insistito l’attore con ironia. Fra parentesi: Van Dyke non è ricorso ad alcuna controfigura durante la sequenza del balletto sulla scrivania.

L’attore però non solo non ha avuto bisogno di simili accorgimenti, ma si è letteralmente scatenato sul set tanto da lasciare tutti senza fiato e ha rigirato tutto per ben quattro volte di fila per assicurarsi che il regista avesse la scena perfetta. “Non riuscivo a dire ‘taglia’ mentre giravamo”, assicura Rob Marshall.

Lo stesso Van Dyke ha spiegato al New York Times che fare quella parte è stato piuttosto semplice: “Io ballo sempre. Lavoro tutti i giorni, principalmente in piscina. Vado in palestra e faccio un po’ di sollevamento pesi”.