Michael J. Fox con la capacità di comunicare con gli spettri guadagnandosi da vivere come disinfestatore di fantasmi. Basta questo per rendere cult un film come Sospesi nel tempo diretto poi da Peter Jackson, non l’ultimo della fila insomma.

 

Un film esilarante senza ombra di dubbio: Jackson riesce a cucinare sapientemente tanti generi insieme: c’è il thriller, l’horror, il comico, il noir. Per tutta la durata del film non ci sarà un attimo di tregua dall’azione e dalla tensione, persino le scene comiche a volte potranno concludersi in tragedia. Nella trama ben congeniata, ogni personaggio ha un ruolo ben preciso e nulla è lasciato al caso. I continui colpi di scena non permetteranno a Frank Bannister (Michael J.Fox) di tirare un sospiro di sollievo e, al contrario, dovrà redimersi per non aver sfruttato adeguatamente il suo dono. Con un budget di trenta milioni di dollari Sospesi nel tempo è un piccolo film rispetto ai kolossal che Peter Jackson avrebbe firmato da lì a qualche anno. Ma questa horror comedy segna comunque un salto di qualità nella filmografia del regista neozelandese. Tra le chicche sparse nel film come non ricordare Hiles, il severissimo fantasma a guardia del cimitero locale, interpretato da Ronald Lee Ermey; tale personaggio richiama il sergente maggiore Hartman del film Full Metal Jacket, interpretato dallo stesso Ermey.

 

Questo film rappresenta l’ultimo lavoro sul grande schermo da protagonista per Michael J.Fox, e già questo conta molto per noi. Da segnalare la colonna sonora di Danny Elfman che è riuscito a rendersi ancora più gotico di quanto non sia già. Il film purtroppo non sbancò a dovere e tutt’ora non viene spesso citato. Probabilmente proprio per quello detto prima: il suo avere tantissimi generi all’interno l’ha portato ad essere amato da alcuni ma anche non capito da tanti altri. Resta però sicuramente un cult ben diretto, dove si vede che il regista aveva tanta voglia di girarlo, con effetti speciali veramente curati e un Michael J.Fox in tinte thriller/horror.