Claudio Cecchetto è stato intervistato da Fanpage dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera. Ecco un estratto:

Non solo Ravera. Nel 1983 Vittorio Salvetti la chiama a inaugurare il Festivalbar. Un talent scout come Cecchetto ha avuto a sua volta grandi talent scout.

Quello senz’altro, hanno visto in me una persona che potesse fare al caso loro. Salvetti mi contattò quando dopo Sanremo passai a Canale 5, lo incontrai in un ristorante di Roma e lui mi disse che affidandolo a me avrebbe voluto rendere il Festivalbar quello che è poi diventato, una manifestazione itinerante nelle varie città d’Italia su Canale 5, mentre prima era solo un riassuntino mandato in onda su Rai2. Disse che mi considerava il presentatore numero 2 in Italia.

Festivalbar, Gerry Scotti: “Salvetti mi disse di condurlo dopo che, l’anno prima, sentì il boato del pubblico per una mia telepromozione”

Lei è un simbolo del Festivalbar, una manifestazione che si è chiusa circa 15 anni fa senza un perché. Che ne pensa? Potrebbe ripartire?

Magari è un po’ tardi, farla ripartire è difficile, ma indubbiamente il marchio è diventato un ricordo. È solo la proprietà del marchio a poter rinverdire o reinventare il Festivalbar, non certo la televisione. Chiaro che una manifestazione del genere costa ed è complesso, però io sono dell’idea che mai dire mai. Purtroppo Vittorio Salvetti, l’inventore, non c’è più da tempo, lui era unico, sapeva quando tirare la cinghia e quando mollarla. Suo figlio Andrea è sicuramente capace, chissà che non ci ripensi, lo spero. Il Festivalbar non era solo una manifestazione musicale, ma era l’estate.

fonte FANPAGE